Psicologo Tarasi a Varese

  • Counselling psicoanalitico breve
  • Consulenza e sostegno psicologico, 
  • Psicodiagnostica Rorschach.

Il benessere psicologico è inteso come uno stato di equilibrio fra la persona in relazione con se stessa, con gli altri e con il mondo. Esso rappresenta una condizione dinamica in continuo mutamento e adattamento il cui equilibrio è costruito di volta in volta.

Come capire se si soffre d’ansia?

Si soffre d’ansia quando preoccupazioni eccessive e difficili da controllare si manifestano per la maggior parte dei giorni e per almeno sei mesi. Le preoccupazioni possono presentarsi associate ad altri sintomi  descritti di seguito. 

Quali sono i sintomi dell’ansia?

La persona che soffre di ansia si preoccupa di frequente per molte cose che riguardano la sua vita e risulta difficile fermare tali preoccupazioni.  La persona che soffre d’ansia si sente irrequieta, tesa con i nervi a fior di pelle. La persona che soffre d’ansia si sente stanca e si affatica facilmente. Scopre di avere vuoti mentali, è facilmente irritabile e si secca facilmente. Una persona che soffre d’ansia può sentire, a volte, una tensione interna, irrigidimento muscolare e incapacità a rilassarsi. Trova difficoltà ad addormentarsi, fa sonni agitati e rimane sveglio per quasi tutta notte. La persona che soffre d’ansia  sente di non avere le risorse per poter rispondere in modo adeguato a tali situazioni.

Perchè si soffre di ansia?

L’ansia indica un insieme di reazioni cognitive, comportamentali, e fisiologiche che si manifestano in seguito alla percezione di uno stimolo ritenuto minaccioso.  Di fronte a certe situazioni sconosciute o insolite il nostro corpo si prepara a reagire predisponendoci o alla fuga o ad affrontare il pericolo. A volte queste reazioni diventano eccessive e possono bloccare la nostra capacità di soluzione dei problemi diventando disfunzionali. Nella maggior parte dei casi le situazioni ansiose che fronteggiamo sono stress mentali legati alla percezione di una minaccia prevalentemente sociale e a volte anche simbolica.

L’ansia è, a volte, una risposta necessaria dell’organismo allo stress. L’ansia è un ‘esperienza emotiva scatenata da preoccupazioni quotidiane che risultano eccessive rispetto alla pericolosità dell’evento temuto. L’ansia può risultare appropriata  quando si verifica in una situazione di pericolo in quanto attiva processi cognitivi per cercare ogni possibile soluzione ad una situazione problematica. A volte si può utilizzare l’ansia a proprio  vantaggio perché stimola le risorse cognitive per prevedere le conseguenze delle proprie  azioni. La paura legata all’ansia è necessaria per affrontare le situazioni dove è in pericolo la nostra vita. Secondo  Sims (Sims, The symptoms of the mind; 2008), l’ansia è un fenomeno naturale ed ha un altissimo valore adattivo perché potenzia le nostre capacità operative. Il sistema nervoso autonomo, inoltre, prevede l’attivazione di meccanismi fisiologici di aree sottocorticali del cervello, consentendo una reazione biologica pronta e funzionale agli scopi in gioco. Il nostro organismo, attraverso l’ansia, vive quindi una situazione di allerta percependo il pericolo prima ancora che si manifesti.

Per poter essere classificato come disturbo, l’ansia, la preoccupazione o i sintomi fisici devono causare  disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, professionale o di altre aree importanti;

L’ansia è sia uno stato emotivo, sia un disturbo.

L’ansia può essere, sia uno stato transitorio emotivo caratterizzato da tensione soggettiva e apprensione, sia un disturbo collegato a manifestazioni di un’esperienza soggettiva di sensazione travolgente e invalidante. Nelle attuali concezioni del disturbo sono compresi ansia panico e fobia. Ansia e fobia  possono verificarsi insieme in alcune situazioni specifiche.  Ognuno di questi disturbi rientra nella dimensione nevrotica. L’ ansia nelle sue manifestazioni (ansia, panico e fobia) è una forma di paura, un campanello d’allarme lanciato dall’Io che avverte di un pericolo (Falabella;2009). Il funzionamento generale della persona può essere conservato o compromesso in modo circoscritto. 

La nevrosi d’ansia

Freud coniò il termine nevrosi per descrivere una forma d’ansia elaborando un sistema per la sua comprensione. Freud descrive la nevrosi d’ansia come un disordine della condotta, dei sentimenti e delle idee che esprimono una difesa contro l’angoscia. Quando non è disadattiva l’individuo ricava certi vantaggi e benefici (Laplanche, Pontalis; 2007).  Considerando l’ansia una malattia invece che come un sintomo sovradeterminato  si potrebbe non rilevare l’aspetto adattivo dell’ansiaPreoccuparsi di ciò che accadrà in futuro può portare un pensiero altamente creativo. A volte queste reazioni diventano eccessive e possono bloccare la nostra capacità di relazione e soluzione dei problemi diventando disfunzionali.

Come calmare l’ansia senza farmaci?

La psicoterapia ed il sostegno psicologico sono le soluzioni migliori per controllare l’ansia!

 E’ bene sottolineare, tuttavia, che l’ansia diventa patologica in assenza di una situazione stressante, quando è sproporzionata rispetto allo stimolo o quando permane una volta passato il pericolo.  

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